Progetto diocesano
“L’ORATORIO, UNA RISPOSTA!
APRIAMO NUOVI SPAZI PER I NOSTRI GIOVANI”
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che, tendenzialmente, nelle parrocchie l’attenzione formativa è rivolta ad un processo di catechesi finalizzato ai Sacramenti e termina con la celebrazione della Cresima. Constatiamo spesso, con una certa sofferenza che, terminato l’itinerario di iniziazione cristiana, i ragazzi abbandonano la pratica dei Sacramenti, cessando di sentirsi parte della Chiesa e in alcuni casi dichiarandosi non solo non-praticanti, ma anche non credenti.
Gli adolescenti hanno bisogno di aggregazione, di essere parte di un gruppo nel quale possano esprimersi al meglio, affermando la loro identità.
L’oratorio può essere quello spazio in cui i ragazzi vivono questo bisogno di aggregazione, fanno parte di un gruppo, stanno insieme, dialogano, si confrontano, si divertono, ma soprattutto continuano a crescere, a maturare nella fede e nei valori umani e cristiani. L’oratorio è quello spazio dove l’educatore può rispondere alle domande esistenziali dei più giovani e, argomentando, offrire loro dei motivi di credibilità del cristianesimo, in un autentico dialogo che fondi anche sulla ragione la fede dei giovani, in un mondo in cui il processo di secolarizzazione, iniziato con l’avvento dell’epoca moderna, sembra prevalere nel pensiero umano.
La proposta dell’equipe diocesana, nata in risposta al bisogno di “fare qualcosa per il PostCresima”, è quella di offrire la collaborazione (elemento determinante e prezioso in ogni comunità) per aprire l’oratorio anche ai ragazzi che hanno terminato il tempo della catechesi finalizzata all’iniziazione cristiana. Spesso i ragazzi lamentano il fatto di non avere degli spazi dove incontrarsi, come è emerso in un recente sondaggio legato al cammino sinodale. Mancando spazi significativi, i ragazzi si ritrovano a casa degli amici, al bar o girano per strada senza meta.
“Aprire” le porte dell’oratorio agli adolescenti significa creare per loro uno spazio, tra le tante stanze degli oratori, che diventi “loro”, uno spazio dove possano incontrarsi (ogni sabato o quando lo desiderano), un luogo dove ci sono dei coetanei, degli amici e dove c’è semplicemente la possibilità di stare insieme.
Sarà dalla creazione di questo “spazio” che può nascere un cammino, un tempo da dedicare loro, una serie di proposte formative.
Il primo passo però è quello dell’“accoglienza” rivolta a tutti, secondo lo stile di Don Bosco, sempre “in uscita”, sempre in cerca di ragazzi da accogliere e introdurre in oratorio.
L’equipe diocesana offre la possibilità di conoscere questo progetto organizzando un incontro nelle parrocchie interessate. Si valuteranno insieme le possibilità e si cercherà di camminare insieme per creare innanzitutto una “rete” di soggetti tra i quali instaurare un rapporto di fiducia, in un clima favorevole nel quale agire.
Attraverso questo progetto si vuole cercare di evangelizzare ancora i giovani, creando un’orchestra, una comunità educante dove ognuno ha il suo ruolo: il parroco come responsabile e coordinatore, gli educatori come riferimento per i giovani, gli animatori coinvolti nell’organizzazione delle attività e dei giochi.
Solo mettendosi in cammino insieme, ognuna di queste figure può crescere nel suo ruolo, acquisendo competenze sempre nuove attraverso una formazione permanente.
L’incontro con i ragazzi e l’inizio di un cammino insieme con loro, che metta a disposizione uno “spazio”, una “dimora” di ritrovo, è sempre finalizzato a quella che è la realtà più grande della nostra esistenza: l’incontro con Cristo, l’unico che dà senso a ciò che siamo e a quello che facciamo, quindi l’unico che può aiutare i giovani a trovare il significato più grande del loro esistere.
Sviluppo del progetto:
- Un’equipe diocesana incontra il parroco responsabile dell’oratorio ed i collaboratori: ascolto dei bisogni, condivisione delle risorse e presentazione del progetto.
- La realtà locale sceglie uno spazio adatto ai ragazzi e una data per incontrarli.
- Apertura ed accoglienza. Collaborazione per organizzare una giornata in cui ci si conosce, si vive un tempo di socializzazione e viene presentato alla comunità quello che si intende avviare.
- Momenti di formazione con gli educatori locali. Confronto su quanto è già presente e si intende attuare o potenziare. Viene offerta la possibilità di alcuni incontri formativi e di confronto, anche differenziati, per gli educatori dei giovani e gli animatori.
Per informazioni: pgivrea@gmail.com