Forza e Speranza per continuare ad essere una Comunità Cristiana in cammino – Weekend Comunitario alla GP
Nell’ultimo week end di marzo, nella casa alpina Gino Pistoni di Gressoney, si sono ritrovati più di cento persone tra ragazzi, famiglie e fidanzati per trascorrere del tempo assieme nel nome della condivisione fraterna, preghiera, ascolto e testimonianza.
In questo gruppo eterogeno, oltre il capofila Don Davide Rossetto, mente, anima e cuore pulsante di questo bel fine settimana, ci ha accompagnati anche con la sua presenza il neo Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera che è salito fin dal venerdì sera alla casa alpina e con una Messa ha aperto il week end comunitario alla Gino Pistoni.
Mons. Salera ha ringraziato apertamente con parole semplici ma profonde, tutti i presenti, manifestando la sua gratitudine per la possibilità di incontrare tante famiglie e ragazzi tutti assieme raccolti in preghiera dopo la fatica di una settimana lavorativa o scolastica.
Dopo la cena conviviale, si è tenuto il primo incontro aperto alle famiglie, alle coppie di neo sposi e alle giovani coppie di fidanzati alcuni con la data del matrimonio già stabilita, altri ancora in cammino.
In questo confronto il Vescovo ha puntato l’attenzione sui segni che incontriamo più o meno coscientemente nella nostra vita e che ci aiutano a comprendere meglio le nostre vocazioni, principi, priorità e valori.
Non sempre siamo in grado di riconoscere i segni che ci passano davanti al naso o in cui ci imbattiamo incontrando il prossimo, pertanto, è necessario fermarsi a riflettere e ad apprezzare quanto visto e vissuto durante la giornata.
Anche all’interno del nucleo familiare, in ogni sua fase, sin dal cammino di fidanzamento a quello di neo sposi per finire alle coppie sposate da molti decenni, è fondamentale interrogarsi su cosa ci è passato davanti agli occhi e ci ha fatto piacere, stupito o sorpreso o viceversa non ci è piaciuto e ci ha lasciato una sensazione di ambiguità.
Nella vita frenetica di noi tutti, infatti, siamo soliti passare oltre molti aspetti e situazioni senza neanche accorgerci che ciò che abbiamo appena visto e vissuto, non è frutto di una coincidenza o casualità, ma può essere un piccolo o grande segno a cui Dio ci pone d’innanzi e che dobbiamo con pazienza, discernimento e umiltà, saper riconoscere, apprezzare e farlo diventare portatore di grazia, speranza e fede.
In parole più semplici i segni che Dio pone nella nostra vita, non sempre sono espliciti e facili da riconoscere ma con gli occhi della fede e del cuore possiamo toccare con mano quanto è bello e utile per la nostra vita sapersi amati e supportati da qualcuno che ci vuole bene e che in silenzio e nell’ombra “lavora” per noi e vuole il meglio per la nostra vita.
Tutti coloro che riescono a riconoscere i segni e perché no, farsi segno per gli altri, saranno sicuramente ricompensati perché prima a poi questi segni sbocceranno in qualche cosa di importante e grandioso per la loro vita.
Un piccolo ma simpatico segno che è stato donato gratuitamente ai partecipanti è stato quello di poter assistere alla simpatia, gioia e autoironia del Vescovo quando durante l’incontro è stato interrotto più volte da due bellissime bambine di nome Rachele e Lucia di poco più di un anno.
Dopo pochi minuti che il Vescovo parlava, le due bambine con la loro spontaneità, si sono sdraiate sul pavimento come crollate addormentate di sasso proprio davanti ai suoi piedi.
Lo stesso Vescovo ridendo di cuore, ha ipotizzato che questo è stato l’effetto del suo discorso, far addormentare le bambine in pochi minuti che se fossero state ipnotizzate dalle sue parole.
Mons. Salera, che per chi scrive è la prima volta che incontra di persona, è riuscito con semplicità e naturalezza a passare il messaggio che ama i bambini e i ragazzi, sta bene in mezzo a loro e gli vuole bene.
Per le famiglie e coppie di fidanzati presenti, questa vicenda oltre aver fatto sorridere, è stata segno di un clima familiare e unità attorno al loro Pastore della Chiesa di Ivrea, guida con cui si può parlare, esporre apertamente i propri pensieri, angosce, dubbi, a cui chiedere supporto e consigli, proprio come ai tempi di Gesù succedeva con i dodici apostoli.
La chiesa nata più di duemila anni fa, è quindi ancora viva e presente in mezzo a noi e grazie anche ad incontri come quello del week end appena trascorso la si tocca con mano donando forza e speranza a tutti noi per continuare ad essere una comunità Cristiana in cammino.
Le giornate seguenti sono state molto impegnative per le nove coppie di fidanzati che hanno avuto ben quattro momenti di incontro, con tanto di lavori di gruppo, ascolto di testimonianze da parte di coppie più “mature” con uno, due, tre, quattro figli !
La naturalezza e semplicità del dialogo che si è subito instaurato tra i partecipanti hanno dato la possibilità di abbattere i filtri e reticenze personali dando libero accesso ai pensieri e parole più intime di ognuno facendo commuovere e scendere anche qualche lacrima di gioia e tenerezza ai cuori più sensibili.
Gli argomenti proposti hanno toccato aspetti fondamentali della vita di coppia che aiutati da letture del Vangelo e di estratti presi dal libro di Papa Francesco “Amoris Laetitia” hanno consentito di tornare alle origini e alla scintilla che ha fatto scattare l’amore e il rispetto tra le coppie presenti, con lo scopo di rinsaldare sulla roccia i principi fondamentali della loro unione.
I temi trattati della “Vocazione – Chiamata”, la condivisione sul tema del “Per Sempre- Il Sacramento e il rito del matrimonio” l’incontro sul tema “La famiglia e l’amore fecondo” hanno aiutato le coppie di fidanzati ma non solo.
È incredibile, infatti, come la routine familiare, i tanti impegni dovuti ai figli, lavoro, casa, hobby, riempiano le nostre giornate e in qualche caso facciano dimenticare, anche alle coppie di sposi che hanno testimoniato durante questo campo alla GP quindi già più “navigate” ed “esperte”, quanto detto in questo week end comunitario.
Molti aspetti emersi dal confronto, restituzione e condivisione, infatti hanno permesso a tutti i partecipanti di rinnovare e rinsaldare la propria vocazione al matrimonio e di futuri o attuali genitori, senza dimenticare che anche con molti figli per casa, si resta sempre una coppia che ha bisogno di nutrirsi di amore, rispetto, dialogo e fiducia.
Ecco, questi momenti alla Gino Pistoni sono una manna sia per chi deve intraprendere la vita coniugale e sia per chi cammina fianco a fianco da molti anni perché è solo nella società che una famiglia Cristiana può vivere, migliorare e tessere relazioni umane utili alla sana crescita dei figli.
Paolo Bertotti