Sabato 22 febbraio presso l’Oratorio del Sacro Cuore di Ivrea si è tenuta la Giornata diocesana dei cammini Seguimi ed Alzati, rivolti agli adolescenti della diocesi e coordinati dal Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile. Hanno partecipato circa 150 ragazzi provenienti da circa 30 diverse realtà e gruppi giovanili della diocesi (parrocchie e oratori). Alle attività del mattino ha partecipato il nostro vescovo, Monsignor Daniele Salera, accolto con grande gioia da tutti i presenti.
Queste giornate diocesane, con cadenza mensile, sono nate dagli incontri del Tavolo Diocesano di Confronto (TDC) e rappresentano dei momenti fondamentali dei cammini Seguimi ed Alzati.
Gli adolescenti della diocesi di mese che partecipano agli incontri stanno aumentano sempre più. In 300 soni parteciperanno al Giubileo degli Adolescenti a Roma dal 25 al 27 aprile. I ragazzi sono accompagnati dagli educatori e animatori che in parrocchia e in oratorio si prendono cura di loro, gli stessi animatori ed educatori che organizzano le giornate mensili diocesane al Sacro Cuore.
Il Progetto formativo Seguimi è rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni e il Progetto Alzati ai ragazzi dai 14 ai 17 anni, con la proposta di esperienze pastorali comuni e/o diversificate in base all’età, al fine di offrire, ad integrazione dei percorsi parrocchiali, dei momenti formativi diocesani, di incontro e di condivisione per gli adolescenti nei quali è possibile sperimentare la bellezza e la gioia di incontrare altri ragazzi che continuano un cammino di fede dopo aver ricevuto la Cresima. L’itinerario percorso quest’anno è tratto dal Sussidio proposto dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile Pellegrini di Speranza – Giubileo dei giovani 2025, un testo per prepararsi a vivere l’esperienza del Giubileo, ma che offre tante tematiche parallele per la crescita dei ragazzi. Abbiamo, quindi, intrapreso “un cammino”, metafora biblica dell’esistenza umana per meditare con i ragazzi su diversi aspetti del loro divenire. Dopo esserci interrogati sull’abito o outfit da portare nel viaggio, simbolo di quell’identità ricercata dagli adolescenti, abbiamo riflettuto sulle vie del bene o del male di fronte alle quali siamo chiamati e scegliere e dare una risposta, per soffermarci in questo incontro sulla soglia simbolo del passaggio esistenziale da una realtà ad un’altra per preparare i ragazzi a varcare la Porta Santa del Giubileo. Dopo una bella scenetta proposta dal gruppo degli educatori, i ragazzi sono stati invitati a riflettere attraverso immagini e domande sulle soglie attraversate o che dovranno varcare in futuro nella loro nella vita, traguardi o prove da superare, e anche sul significato profondo della Porta Santa che attraverseranno a Roma.
Monsignor Daniele, dopo aver presentato il significato del Giubileo, ci ha spiegato che cosa significa varcare la Porta Santa: “La Porta Santa è Cristo che mi aiuta ad essere diverso una volta che l’ho attraversata, perché Cristo prende tutto ciò che mi fa male e mi libera dal male”, dunque, “la Porta Santa è una persona, Gesù Cristo, che prende tutto il mio male sulla Croce e così l’attraversare la Porta diventa una esperienza di relazione, di comunione profonda con Lui”. Dice Gesù: «Io Sono la Porta. Chi entrerà attraverso di me sarà salvo» (Gv 10,9).
Ci siamo in seguito incamminati in pellegrinaggio alla chiesa di San Francesco di Assisi nel quartiere della Sacca, con il vescovo Daniele e tutti i ragazzi, alcuni dei quali, a turno, hanno portato sulle spalle la grande croce dei giovani della diocesi.
Entrati in chiesa i ragazzi hanno lasciato, ai piedi della Croce, alcune lettere scritte con i loro dubbi, domande, soglie della vita che hanno già attraversato o non ancora. Verranno portate a Roma. In cambio hanno preso una Parola di speranza, un brano del Vangelo da meditare ogni giorno, in preparazione al pellegrinaggio verso Roma. Siamo tornati nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore dove abbiamo concluso la mattinata con una preghiera guidata dal vescovo Daniele e la benedizione.
A seguire c’è stato il pranzo al sacco in oratorio, e nel pomeriggio le attività proposte hanno dato la possibilità di far “sedimentare” e risuonare quanto vissuto, attraverso un breve viaggio culturale, virtuale per la città di Roma.
È stata una giornata molto significativa, in cui ci siamo preparati a varcare quella Porta Santa che è Cristo per ognuno, la Porta della Salvezza attraverso la quale il Verbo ci introduce nel Mistero di Dio, per essere salvati dal male per cui il Salvatore ha dato la vita morendo sulla Croce. In queste giornate diocesane i ragazzi ascoltano la Parola del Vangelo, partecipano all’Eucaristia, vivono la comunione, la gioia e un anticipo di quella relazione piena che vivremo con Lui e tra noi quando un giorno vacheremo l’ultima Porta.
Il prossimo incontro dei gruppi Seguimi e Azati sarà sabato 15 marzo sempre ai Ivrea, oratorio del Sacro Cuore. Ci sono ancora alcuni posti disponibili per partecipare al Giubileo degli Adolescenti a Roma dal 25 al 27 aprile. Per chi fosse interessato può mandare un mail con la richiesta di iscrizione a pgivrea@gmail.com.