È giunto il primo momento della tratta verso Roma di quest’anno: da Lucca a Radicofani.
Proprio da questa prima città siamo ripartiti, passando anche per il centro in prima mattinata dopo la sveglia delle 6:30. Dopo una rapida visita del Duomo, l’osteria “Nonna Clara” ci ha evocato ricordi dello scorso anno e facendoci ripensare alle passate esperienze ci ha dato la carica per questa nuova avventura.
Appena usciti dalle mura lucchesi tramite la Porta Elisa, ci siamo fermati al santuario di santa Gemma Galgani, dove abbiamo recitato le lodi e incontrato padre Marco, che ci ha raccontato rapidamente la storia della santa.
Subito dopo, con il caldo che si faceva sempre più intenso, abbiamo intrapreso il cammino in direzione Altopascio, attraversando i paesi di Capannori e Porcari e visitandone le chiese parrocchiali. Nella seconda metà di questa tratta, la fame ci ha spinto ad accelerare il passo e a raggiungere intorno alla mezza Badia Pozzeveri, luogo dove avremmo passato la notte.
Dopo essere stati accolti calorosamente da Gabriella, Roberta, Pasquale, Girolamo e Marco, gli ospitalieri, abbiamo pranzato tutti insieme per poi far riposare le gambe e le spalle.
All’arrivo abbiamo anche incontrato dei ragazzi intenti in un master di archeologia proprio di fronte alla chiesa dell’abbazia.
Dopo qualche oretta di riposo, abbiamo ripreso il cammino, sfidando il tempo, e percorrendo ancora 4 km verso Altopascio, destinazione di questa prima tappa. Una volta giunti alla città e visitato la chiesa parrocchiale dedicata a San Jacopo, il nostro autista di fiducia, Andrea, ci ha recuperato in pulmino per riportarci all’ostello in orario per celebrare la messa.
Prima di iniziare la funzione, abbiamo anche goduto dello spettacolo offerto dai paracadutisti italiani in esercitazione, che hanno effettuato alcuni lanci a pochi chilometri da noi.
Il Vangelo ci ha ricordato l’importanza di essere la migliore versione di noi stessi, senza contraddizioni e senza maschere, senza timore di lanciarsi, proprio come i paracadutisti.
Al termine della celebrazione abbiamo consegnato agli ospitalieri i diari di bordo degli anni passati e loro hanno ricambiato con una cena ricca di bontà e condivisione, seguita da canti piemontesi intonati dai nostri Dario e Stefano.
Dopo la compieta conclusiva, tutti abbiamo impostato la sveglia alle 6 dell’indomani, per riprendere il cammino.
Altopascio, 28 agosto 2024