Notte piuttosto freschina questa passata alla villa Madonna della Guardia, complici gli oltre 1000 m di altitudine. I più, ben avvolti nei sacchi a pelo, se ne sono accorti solo all’alba, con la sveglia assai mattiniera; Lorenzo, invece, ben prima: ha accolto Tommaso, che ci ha raggiunti da Strambino in macchina nelle ore piccole.
Dopo la colazione, partiamo carichi come sempre e raggiungiamo subito il vicino santuario della Madonna della Guardia, nei pressi del passo della Cisa, e recitiamo le lodi mattutine avvolti da un bellissimo panorama.
Ci attende un lungo tratto di avventurosi sali-scendi (più “sali” e più “scendi” del previsto!) tra belle pinete e piccole borgate. Superiamo anche il simpatico campanile del Cucchero, su un cucuzzolo, che scopriamo essere il fratello di altri otto che si guardano dalle creste montuose circostanti.
Nel tragitto attraversiamo anche due torrenti: uno tramite un “movimentato” ponte tibetano e, verso fondo valle, uno con il bel ponte medievale di Groppo d’Alosio. Passiamo anche vicino a casa di Nonna Paola, frequentata e allietata da tanti gattini e tanti altri animali, oltre che da lei. Due chiacchiere interessanti e piacevoli, una foto ricordo con anche il suo sorriso e via di nuovo. Una minacciosa salitona ci aspetta subito dopo (ma oggi c’erano anche delle discese da scaldare bene i freni e tenere impegnati gli ortopedici d’Italia per i prossimi due mesi). Giungiamo con un po’ di affanno al borgo di Arzengio. Qui ci vengono offerti, per nostro gran sollievo, dei dissetanti ghiaccioli assortiti. In termini di distanza non manca più molto a portare a casa anche questa tappa, infatti nel giro di mezz’ora eccoci a Pontremoli. Troviamo un bel parco dove finalmente mettere una buona dose di “carburante”. Ci raggiungono gli eroi del giorno, Livio e Monica, che hanno trovato il modo di comprarci qualcosa da mangiare in tempo prima che chiudesse tutto o quasi: è domenica, e non ci è venuto in mente che di pomeriggio, se non si è a conoscenza di qualche segreto, non si trova un tubo di niente.
Oddio, qualcosa… torniamoci su: Livio e Monica ci hanno fatto avere un banchetto reale improvvisato con 2839 portate differenti per accontentare anche i palati più esigenti. Grazie a Livio e Monica!
Con pochi altri passi entriamo nel circondario del convento dei frati cappuccini di Pontremoli con la calorosa accoglienza di Gabriella. Un bel momento di relax, ma il pomeriggio passa veloce tra docce, lavaggi di vestiti e un po’ di organizzazione per il nuovo pernottamento. Poi, le diciotto: l’ora della messa. Tutti in chiesa qualche minuto prima, per prepararci bene e pensare ai canti da fare.
I vespri, e poi a cena! Abbiamo invitato con noi anche Gabriella, Raffaele suo marito, e il giovane e solare don Joy, con cui don Davide ha concelebrato la Messa.
Una bella cena!
E anche una bella serata.
Che giornata! Stanchissimi, ma contentissimi, ogni giorno di più! Chissà che avventura ci aspetta, domani, sulla strada per Aulla! Non vediamo l’ora!
A nannaaaaaaaaaa!!!!!!
Pontremoli, 3 settembre 2023