Il sole è già sorto e la luce filtra dalle persiane di villa Santa Maria, quando, alle 7.00 suona la sveglia e ad attenderci c’è un’abbondante colazione preparata dai volontari.
Dopo esserci rifocillati per bene ringraziamo il gestore della casa, Emmanuel, con una bella foto insieme e, raggiungendo con il pulmino Sivizzano, ci mettiamo in cammino.
Non può ovviamente mancare il saluto a Enrica, Pietro e don Massimo presso l’ostello del paesino.
Possiamo tutti noi pellegrini ammettere che è stata una giornata piuttosto impegnativa rispetto alle precedenti, causato dal dislivello degli Appennini.
Abbiamo approcciato di petto la salita con i suoi 800 metri di dislivello ma il paesaggio, il panorama e i bei sentieri nei boschi, hanno sicuramente compensato la dura fatica.
Durante il cammino abbiamo riscontrato delle piccole gioie improvvise come le dolci more trovate nei boschi, ma anche qualche sorpresa imprevista come l’invasione di cavallette sulla strada in salita.
Nonostante questo, eravamo spinti a continuare il percorso dal pensiero di una lieta ricompensa: la trattoria Cattani che ci avrebbe atteso per il pranzo con la sua tanto acclamata pasta fritta, specialità del posto assai consigliata.
Dopo questa lunga pausa soltanto un’ultimo breve (ma non per questo non faticoso) ultimo tratto ci ha condotti alla meta finale: Cassio.
Qui ci ha accolti nella chiesa del paese, Rita, con cui abbiamo celebrato la messa prima di recarci nell’Ostello dove ci attendeva Renato.
Dopo aver timbrato le credenziali ed esserci riposati e lavati, abbiamo concluso la giornata con una cena preparata da Silvana e infine la compieta per augurarci la buona notte.
Cassio, 1° settembre 2023