GMG 2023 – Alcuni pensieri e condivisioni dei giovani tornati da Lisbona
A me questa GMG ha lasciato molto, dalle immense folle riunite dalla stessa fede al silenzio quasi surreale durante il momento di adorazione nel corso della veglia.
Molto arricchenti sono state le parole del Papa durante la veglia, soprattutto quando dice che “l’unico momento in cui è lecito guardare qualcuno dall’alto verso il basso è quando bisogna aiutarlo a rialzarsi“: sono parole che mi hanno fatto riflettere perché molto spesso siamo sempre pronti a giudicare gli altri, ma non sempre ci accorgiamo se qualcuno è in difficoltà.
Ringrazio Dio e quelli che il Santo Padre ha definito radici di gioia (genitori, educatori e sacerdoti) per aver avuto la possibilità di vivere questa bellissima esperienza!
Alex
Questa per me era la prima GMG le tappe di Lourdes e Fatima sono state molto significative.
Lo spirito di fratellanza e preghiera sperimentata in questi giorni ha suscitato in me la grazia della misericordia e dell’amore.
Marco
Il momento più significativo di questa Giornata Mondiale della Gioventù è stato decisamente il silenzio durante la veglia al Campo da Graça: non ho mai visto così tante persone in silenzio totale.
Davide
In queste due settimane abbiamo potuto vedere concretizzata la parola Fraternità. A partire dai momenti di scambio e di incontro con altri giovani, fino all’offerta di acqua fresca da parte di condomini di Lisbona durante il pellegrinaggio verso il Campo della Grazia. È stato necessario imparare anche il linguaggio della fraternità. È un linguaggio che va oltre le barriere linguistiche e culturali. È un linguaggio che fa del canto il collante, mentre sorrisi abbattono muri e sguardi arrivano dritti al cuore.
Lorenzo
Di questa GMG mi è rimasta maggiormente impressa la grandissima voglia di rendersi utile per aiutare l’altro, indipendentemente dal fatto che parli un’altra lingua o che stia meglio di te. E la cosa che viene di conseguenza è che tutte le barriere culturali, linguistiche e sociali sono state abbattute da uno spirito di condivisione che ha accomunato un milione e mezzo di giovani.
Chiara
Questa esperienza mi ha lasciato nuove emozioni. Ho visitato posti che ho sempre voluto visitare, come Lourdes, e l’emozione è stata forte. Non vedevo la grotta in TV con la nonna ma ero proprio lì presente. Anche se la pioggia e il cibo non erano granché mi è piaciuto comunque. È stato bellissimo quando per strada iniziavi a cantare e ballare con sconosciuti, italiani o stranieri che siano, e sembravate amici da una vita.
Quello che porto a casa è un’esperienza bellissima anche se allo stesso tempo molto faticosa, ma direi che quella fatica è stata ripagata anche con nuove amicizie.
Sofia
Da questa GMG porto a casa la spensieratezza con cui abbiamo trascorso tante giornate insieme e la naturalezza con cui abbiamo condiviso esperienze, incontri ed emozioni. Naturalmente non sono mancate fatica e stanchezza ma, come ci ha detto Papa Francesco, è possibile stancarsi, smettere di camminare e cadere, quello che conta, però, non è non cadere, ma non rimanere a terra! In questi giorni abbiamo davvero sperimentato il significato di tali parole: nei momenti più difficili, anche grazie al sostegno di chi camminava con noi, ci siamo rialzati, fatti forza a vicenda e ne è sempre valsa la pena. La speranza è ora quella di portare anche nella nostra quotidianità questo stesso spirito, che ci permetta, quando ci troviamo ad affrontare situazioni apparentemente troppo complesse, di non perderci d’animo e, con il sostegno di Dio che ci prende per mano, rialzarci.
Giorgia
La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023 mi ha lasciato tante testimonianze e storie vere di vita dei nostri coetanei.
Sentire all’interno del programma delle celebrazioni voci di giovani che hanno descritto a tutto il mondo i propri disagi, le sofferenze, le fatiche, le angosce che li hanno segnati in un certo periodo e di come lottano per superarli, ha diffuso speranza, condivisione e forza a chi si riconosce in queste situazioni.
Un aspetto molto simile è capitato anche all’interno del nostro gruppo di viaggio, dove durante i momenti di preghiera e condivisione, sotto la guida dei sacerdoti che ci hanno accompagnato, non sono mancati racconti di momenti difficili e intenzioni di preghiera a chi si trova nel bisogno.
La forza di queste condivisioni e testimonianze ce la portiamo dietro per affrontare e dirigerci nei momenti più difficili che verranno.
Paolo
Siamo Piero e Sabrina genitori di Francesco e Angelica, la fatica per noi è stata tanta… Portiamo a casa la gioia di essere ritornati a Lourdes insieme come famiglia. Io e Piero, infatti, ci siamo conosciuti facendo servizio all’Unitalsi. L’emozione della visita a Fatima è stata tanta: Angelica è nata proprio il 13 maggio. La bontà, l’accoglienza, la disponibilità dei giovani nei giorni della GMG… ci hanno sempre guardato dall’alto verso il basso per darci la mano nei momenti di difficoltà.
Noi abbiamo ricevuto l’ennesimo dono in GMG. Grazie!
Con Gesù non siamo soli mai!
Piero e Sabrina
Un’esperienza unica, intensa, davvero toccante…sia dal punto di vista umano che spirituale. Questi giorni sono stati un dono grande: preziosissime le relazioni, la fraternità, la sintonia tra noi e tutti gli altri giovani del mondo. Attraverso le parole del Santo Padre ho sentito la voce di Gesù che chiama per nome, ama profondamente ciascuno di noi e invita a camminare con Lui…come Maria è aumentata in me la voglia di correre, di andare, di annunciare…perché tutto ciò che ho ricevuto in questi giorni non può rimanere solo per me…Questa GMG è stata un concentrato di gioie e fatiche condivise che ho potuto vivere solamente grazie ai compagni di cammino, quindi concludo con un immenso GRAZIE a tutti e in particolare al gruppo di Ivrea che mi ha accolto, sostenuto e edificato! Sono davvero riconoscente e grata.
Sr Irene SCIC
Quello che più di tutto mi ha colpito di questa GMG è sicuramente la spontaneità che ci ha accompagnati dal primo momento. In tutto il nostro cammino abbiamo incontrato persone pronte a conoscerci, sorrisi accoglienti e tanta voglia di felicità. Non ci sono state distrazioni o momenti di imbarazzo.
Nel viaggio di ritorno ho ripensato molto ai tre verbi che il Papa ha affidato a noi giovani: brillare, ascoltare e non temere. La mia speranza è di poter tenere fede a questa promessa e di riportare nella mia vita di tutti giorni e alle persone che mi aspettano a casa un po’ dell’entusiasmo e della gioia di questa esperienza.
Gaia
La GMG è stata un’esperienza davvero profonda e unica che sono sicura rimarrà nella mia vita come un’emozione indelebile. Essa infatti, nonostante sia stata un viaggio con difficoltà e fatiche, è stata un’avventura che mi ha veramente aperto gli occhi su molte realtà presenti nel nostro mondo di cui non ero a conoscenza.
La cosa che mi ha colpito di più è stata sicuramente il vedere l’immensità di giovani che come me sono partiti dalle loro case per ritrovarsi in un unico luogo in cui il centro di tutto è l’amore e la fede verso Gesù e il prossimo.
Adesso che sono giunta a casa sento che tutto non è tornato come prima; infatti d’ora in poi, come ci ha detto il Papa, la missione di noi giovani che abbiamo avuto la fortuna di vivere questo viaggio è quella di portare al mondo la pace e l’amore di Dio attraverso tre gesti che sono: brillare, ascoltare e non temere!!
Rachele