Carissimi ragazzi e ragazze, benvenuti! Grazie di essere qui! Questa piazza attendeva da tempo di riempirsi della vostra presenza, dei vostri volti, e del vostro entusiasmo.
Due anni fa, il 27 marzo, venni qui da solo per presentare al Signore la supplica del mondo colpito dalla pandemia. Forse quella sera eravate anche voi nelle vostre case davanti al televisore a pregare insieme alle vostre famiglie. Sono passati due anni con la piazza vuota e alla piazza è successo come succede a noi quando facciamo digiuno: abbiamo voglia di mangiare e, quando andiamo a mangiare dopo il digiuno, mangiamo di più; per questo si è riempita di più: anche la piazza ha sofferto il digiuno e adesso è piena di voi! Oggi, tutti voi, siete insieme, venuti dall’Italia, nell’abbraccio di questa piazza e nella gioia della Pasqua che abbiamo appena celebrato.
Gesù ha vinto le tenebre della morte. Purtroppo, sono ancora dense le nubi che oscurano il nostro tempo. Oltre alla pandemia, l’Europa sta vivendo una guerra tremenda, mentre continuano in tante regioni della Terra ingiustizie e violenze che distruggono l’uomo e il pianeta. Spesso sono proprio i vostri coetanei a pagare il prezzo più alto: non solo la loro esistenza è compromessa e resa insicura, ma i loro sogni per il futuro sono calpestati. Tanti fratelli e sorelle attendono ancora la luce della Pasqua. […]
Non vergognatevi dei vostri slanci di generosità: il fiuto vi porti alla generosità. Buttatevi nella vita. “Eh, Padre, ma io non so nuotare, ho paura della vita!”: avete chi vi accompagna, cercate qualcuno che vi accompagni. Ma non abbiate paura della vita, per favore! Abbiate paura della morte, della morte dell’anima, della morte del futuro, della chiusura del cuore: di questo abbiate paura. Ma della vita, no: la vita è bella, la vita è per viverla e per darla agli altri, la vita è per condividerla con gli altri, non per chiuderla in se stessa. […]
Coraggio, e avanti!
Papa Francesco
#seguimi
Il pellegrinaggio a Roma degli adolescenti ha rappresentato una sfida, un aiuto a fare un passo in avanti nella scoperta di sé, del mondo, del mistero della vita e di chi ce l’ha donata.
Lo testimoniano i loro sentimenti profondi e personali che hanno scritto col desiderio di mettersi in ricerca e seguire chi trovano sul loro cammino che li aiuti a dare un SENSO alla propria esistenza.
La cosa che mi è piaciuta di più di questo pellegrinaggio sono state la condivisione e l’attesa, per esempio in piazza San Pietro nonostante il caldo e la fatica; o anche il fatto di conoscere persone nuove e simpatiche con cui stringere legami.
Letizia
Una delle cose che mi è piaciuta di più di questo pellegrinaggio è aver conosciuto nuove persone.
Anna
Da questo pellegrinaggio ho imparato tantissime cose, principalmente positive. Già da quando siamo partiti ho capito che questa esperienza mi avrebbe cambiata, mi avrebbe insegnato cose nuove, a guardare il mondo con occhi diversi, con occhi che hanno visto non solo il paese e i dintorni, ma hanno visto anche altre città, posti lontani e hanno imparato a capire che il mondo è grande ed esistono milioni di persone su questa terra. Mi è piaciuto molto questo pellegrinaggio, faticoso, ma bellissimo. Andare in un posto per qualche giorno, arrangiandosi, da soli, senza i genitori, non perché non li voglio, ma perché così ho imparato a fare le cose da sola, ecc. Mi hanno colpito molto le parole del Papa, personalmente non penso ci sia stato mai un Papa come quello di ora, la sua capacità di riuscire a dare consigli, consigli sulla vita a noi ragazzi che la vita ce l’abbiamo ancora tutta davanti. Quelle cose che ha detto sui momenti brutti e il sapere superarli, sulle nostre paure che dobbiamo imparare a dire e non a vergognarcene, sono state davvero parole sante; questa è esattamente l’idea che ho io di Papa: una persona che ti parla come se ti conoscesse da una vita, come se sapesse tutto di te, ma soprattutto che ti capisce e ti ascolta. Trovo che Chiesa non sia solo e solamente parlare di Dio, non perché non siano importanti, ma perché c’è anche tutta una vita dietro queste parole, penso che dietro la parola chiesa ci sia famiglia, unione, voler bene, essere insieme nel bene e nel male. È esattamente quello che Papa Francesco ha fatto, sì è rivolto a noi giovani come se fosse nostro nonno, ci vuole bene anche se non ci conosce e questa è una cosa bellissima. La fatica che abbiamo fatto, è servita, abbiamo visto un sacco di cose stupende tra Colosseo, la fontana di Trevi e Altare della Patria penso che siamo riusciti a vedere proprio la bellezza di Roma. La bellezza anche di stare insieme, tutti insieme, tutta la giornata, si creano anche dei bellissimi rapporti fra di noi. Chiudo ripetendo che è stata una bellissima esperienza, conoscendo anche persone nuove e un mondo nuovo, mi sono divertita tantissimo e sono pronta a rifarlo.
Mara
Venire a Roma con i ragazzi della diocesi è stata sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita finora. Incontrare il Papa, stare con i miei amici e divertirmi insieme a loro è stato davvero fantastico. Questo pellegrinaggio mi ha insegnato che le cose bisogna meritarsele e che sono ancora più belle se fatte con le persone che si amano. Mi ha lasciato un segno dentro, mi sono sentita veramente VIVA. Certo, abbiamo anche faticato sotto il sole cocente di Roma e a causa degli inconvenienti ma, come ha detto Paola:” In tutti i pellegrinaggi ce ne sono…Ne fanno parte…”. Sono stata felice al massimo e non ho avuto alcun timore di essere me stessa. Ringrazio la Diocesi di Ivrea e tutti gli adulti che ci hanno accompagnato e permesso di vivere questa nuova esperienza. Inoltre la predica del Papa mi ha colpito così tanto che mi è sembrato che mi conoscesse da tutta la vita e che si riferisse proprio a me. Sono rimasta sorpresa dall’enorme quantità di persone che si sono presentate, dall’oratorio che pensavo fosse più piccolo invece era grandissimo e bellissimo, mi è piaciuto andare in giro per Roma e vedere il Papa. Mi è piaciuta molto la compagnia.
Benedetta
A me questo pellegrinaggio è piaciuto moltissimo perchè ho realizzato il mio sogno ovvero quello di incontrare il Papa. Questo pellegrinaggio per me è stata una bellissima esperienza perchè abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il Papa che ha detto parole secondo me molto profonde. Mi sono piacuti anche i cantanti e i ballerini perchè erano molto espressivi nel modo in cui si esibivano. Mi hanno colpito anche moltissimo i 4 ragazzi e il bambino che, senza timidezza, non hanno avuto paura di esprimere le loro difficoltà in pubblico. Mi ha colpito moltissimo la ragazza che si è commossa per quello che ha detto e questo vuol dire che le stava moltissimo a cuore. Mi è piaciuto molto anche la gita per i monumenti che abbiamo visitato perchè è come se visitassi la storia in persona.
Carlotta
A me questo pellegrinaggio è piaciuto molto e mi ha insegnato tante cose. Le cose che mi hanno colpito di più sono le parole di Blanco che ha detto “l’amore vince sempre” e che ha cantato “blu celeste”, una canzone che ha dedicato a tutte le persone che hanno perso una persona cara. Mi ha colpito anche il modo in cui il papa reagiva alle storie di 4 ragazze sui periodi bui che hanno passato. Mi ha colpito anche tanto un bambino di 12 anni che ha parlato a un pubblico di circa 80.000 di persone senza timidezza raccontando la sua esperienza con il padre malato di Alzheimer.
Teresa
Lo stare con il Papa e moltissimi giovani della mia stessa età, mi ha fatto capire e vedere quante persone hanno voglia di migliorare un mondo che oggi purtroppo è pieno di odio e indifferenza. Durante il meraviglioso incontro, ho provato fortissime emozioni che mi hanno spinto sia a tornare a casa come una persona nuova, capace di amare e di aiutare gli altri, sia ad apprezzare in ogni momento quello che mi viene donato.
Rachele