Piemonte e Valle d’Aosta: gli oratori sono chiusi…ma la creatività resti aperta!
Se gli Oratori e tutti gli spazi parrocchiali devono essere fisicamente chiusi, non lasciamo che si «chiuda» lo slancio di carità e di prossimità che da sempre ci contraddistingue. Sperimentiamo dunque nuove e adatte modalità pastorali, che rispondano pienamente alle misure restrittive adottate dalle Autorità competenti, confermati dalla Conferenza Episcopale Piemontese.
Formuliamo perciò alcune attenzioni che riteniamo necessarie in questi giorni di emergenza.
- Utilizziamo tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, dagli smartphone ai social, dai siti alle piattaforme per riunioni a distanza, per ogni genere di incontro che si ritenga necessario tenere per i nostri Oratori, evitando però un uso eccessivo dei social. Abbiamo cura che nessun educatore convochi, anche informalmente, incontri o riunioni pastorali, per nessuna ragione, per nessun numero di ragazzi o giovani, soprattutto se minorenni.
- Manteniamoci in contatto con i ragazzi e i giovani dei nostri gruppi e dei nostri Oratori, attraverso tutti i canali di comunicazione, perché possano sentirci vicini, condividendo il loro vissuto e accompagnandoli in questi giorni speciali. Privilegiamo ancora una volta l’ascolto. Sollecitiamoli a informarsi sulla reale situazione del contagio e sui suoi principali sviluppi, evitando le fake news. Aiutiamoli a interpretare in senso cristiano gli eventi che stiamo vivendo.
- Invitiamo i ragazzi e i giovani a ritagliarsi dei momenti di silenzio quotidiano, per disintossicarsi dall’«epidemia» di informazioni che ci circonda. Accompagniamoli nella preghiera quotidiana, offrendo loro sussidi e strumenti per la preghiera personale e utilizzando i socialper occasioni di preghiera che evochino la forma comunitaria, ove sia possibile. Curiamo in modo particolare l’animazione della domenica e dei giorni festivi.
- Prepariamo e offriamo ai ragazzi e i giovani piccoli e semplici spunti di riflessione personale, che li aiutino a riflettere, attraverso audio, video, testi e quanto possa essere inviato loro. Suggeriamo loro proposte che possano accompagnarli anche culturalmente in questo tempo. Troviamo pratiche di coinvolgimento online, che li aiutino a occupare in modo creativo e positivo il tempo a casa e mantengano vivo il senso di appartenenza a un gruppo e a una comunità.
- Strutturiamo e coordiniamo attività di servizio per i ragazzi e i giovani, solo a condizione che rispettino totalmente e scrupolosamente le disposizioni di legge. La carità di Cristo ci sospinge anche ora (cfr 2 Cor 5.14), ma un mal gestito desiderio di servizio per gli altri può facilmente tradursi in danni maggiori a quelli cui si vorrebbe ovviare, soprattutto per le persone anziane. Circa le iniziative di sostegno e di solidarietà si contattino innanzitutto i gruppi caritativi parrocchiali. Se necessario ci si confronti con la Caritas diocesana.
- Condividiamo sui canali social diocesani (pagina progetto Hagan lìo! www.pgivrea.it/haganlio) tutte le proposte e le iniziative pensate nei nostri Oratori, per questo tempo complesso, così da sostenerci e arricchirci a vicenda, sempre nel rispetto delle norme di tutela legate alla comunicazione. Utilizziamo questa piattaforma anche per condividere gli appelli rispetto a necessità concrete, rilevate dai volontari che operano sul territorio.
Gli Oratori sono chiusi…ma la creatività resti aperta!
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