Il vescovo ai giovani: verificare la connessione con Cristo!
Tanti i giovanissimi e giovani della diocesi a Ivrea, sabato 19 marzo, con il Vescovo Mons. Cerrato, per la Veglia delle Palme.
Centinaia di giovanissimi e giovani, ma non sono mancati gli adulti, alla Giornata diocesana che ogni anno si ripropone alla vigilia della Domenica delle Palme. L’appuntamento si è tenuto ad Ivrea, nel centralissimo Oratorio San Giuseppe, per vivere l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano, con lo sguardo rivolto a Cracovia.
Tutti intorno alla grande croce dei giovani che viaggia peregrinante ogni anno tra le diverse città della diocesi, segno visibile di una chiesa giovane che prega e riflette alla vigilia della grande settimana santa. Il tema, su cui si sono articolate le riflessioni e le attività, è quello indicato da Papa Francesco “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia” (Mt 5,7) che sollecita i giovani a comprendere e ricercare il senso vero della misericordia e della felicità, senza lasciarsi imbrigliare da false felicità o spaventare da paure e avversità che pure costellano la vita.
Sul tema sono intervenute diverse testimonianze e si sono svolti momenti di festa e animazione tra cui l’evento “C’è pasta per te” all’oratorio san Giuseppe e il riuscito flashmob alle ore 22 in Piazza di Città sulle note dell’inno delle GMG “Beato il cuore che perdona”. Una giovane coppia ha offerto la sua testimonianza e dato ai giovani motivi di riflessione sull’esperienza vocazionale e di evangelizzazione. La processione con la croce della GMG è partita dalla Cattedrale dove il vescovo Mons. Cerrato, che è stato presente e ha condiviso tutta la serata, ha tenuto una riflessione molto bella della cui riportiamo alcuni passaggi.
“Durante il nostro cammino di questa sera, che ci ha portati alla Cattedrale e alla Porta Santa e che si concluderà sulla Piazza di Città – poiché la nostra fede è qualcosa di pubblico e se i momenti celebrativi si svolgono in chiesa, la presenza che la fede ci chiede è nella società dove si vive e si opera – noi vogliamo guardare a Gesù che cammina davanti a noi.”
“Ci guardiamo in faccia l’un l’altro, facciamo festa insieme, ci prepariamo alla GMG di Cracovia, ma al centro di tutto – non dimentichiamolo! – c’è Lui, il Signore Gesù, non noi, neppure la nostra volontà di camminare e di stare insieme fraternamente, da amici.”
“C’è un pericolo: che dinnanzi al Crocifisso si rimanga alienati, che la passione di Gesù diventi pretesto per parlare d’altro, magari di cose importanti, ma senza pensare alle zone del nostro cuore non ancora evangelizzate, non ancora consegnate all’amicizia di Gesù Cristo; il pericolo che tra il Crocifisso e me non ci sia quel “faccia a faccia” che è il rapporto personale.”
“Amici, verificare la connessione con Cristo! Perché l’importante è essere connessi!! In tutte le periferie in cui la Sua carne dolorante mi chiama a servire, o ci vado connesso con Cristo, o ci vado portando solo le mie inquietudini ed i miei problemi. Buon cammino.”
Aggiungeremo fotografie a breve!